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CONSIGLI GENERALI
- È imperativo smettere di fumare o almeno ridurre il consumo di tabacco al di sotto delle 5 sigarette al giorno, un mese prima e un mese dopo l'intervento per evitare il rischio di sofferenza della pelle (necrosi cutanea per cattiva vascolarizzazione della stessa a causa del fumo) e di ritardi nella cicatrizzazione
- Sospendere l’assunzione di medicinali contenenti acido acetilsalicilico (es. Alka Seltzer, Ascriptin, Aspirina, Bufferin, Cemerit, Vivin C, ecc), ibuprofene o altri farmaci anti-infiammatori nei 10 giorni precedenti l'intervento
IGIENE PERSONALE
- Non assumere cibi né bevande, a partire dalla mezzanotte
- Informarmi di qualsiasi eventuale trattamento farmacologico che vi siete dimenticati di dirmi durante la visita o che avete iniziato nel periodo tra l’ultima visita ed il giorno dell’intervento (soprattutto cortisonici, contraccettivi, antipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, antibiotici, tranquillanti, sonniferi, eccitanti, ecc)
- Se siete in sovrappeso, perdere peso prima di un intervento contribuirà a diminuire le complicanze post operatorie
- Riferitemi qualsiasi episodio infettivo che avete subito nelle ultime settimane (es. tonsilliti, bronchiti, infezioni intestinali, influenza…)
PIANIFICAZIONE DOMICILIARE
COMFORT
- Acquistare un reggiseno sportivo SENZA FERRETTO come quello indicatovi durante la visita medica (vedere anche la sezione prodotti consigliati)
- In caso di paziente con rischio aumentato di tromboembolia, vi dirò durante la visita di acquistare calze a compressione graduata per prevenire il rischio di trombosi
- Per la degenza in ospedale prendere abiti comodi che si aprono sulla parte anteriore
FACOLTATIVO MA CONSIGLIABILE ASSUMERE ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI
- I farmaci omeopatici sono ottimi alleati della medicina echirurgia tradizionale.
- Prima e dopo un intervento chirurgicosi possono assumere più rimedi omeopatici, ognuno con la sua specifica indicazione
- Per vedere i miei protocolliomeopatici pre e postoperatori, vi rimando al capitolo "Omeopatia e Chirurgia"
DOCUMENTI DA PORTARE CON SE’ IL GIORNO DELL’INTERVENTO
Ricordarsi di portare con sé il giorno dell’intervento:
DURATA
- 1,5 / 2 ore
ANESTESIA
- Generale
RICOVERO IN OSPEDALE
- 1-2 notti
DRENAGGI
- Si, in genere due (uno per mammella)
INTERVENTO PASSATO DAL SSN
- NO
DOLORE
- Da lieve a moderato (nel caso di mastoplastica additiva con posizionamento di protesi retromuscolare), di solito transitorio e ben controllato con i comuni antidolorifici
SEGNI E SINTOMI TRANSITORI
- Gonfiore (edema)
- Ecchimosi (lividi)
- Dolore con il movimento (in genere ben controllato con i comuni antidolorifici)
- Sensazione di tensione cutanea
RISCHI
- Infezioni localizzate o generalizzate
- Emorragia
- Sieroma
- Necrosi di pelle, grasso
- Necrosi parziale/totale del complesso areola-capezzolo
- Alterata sensibilità del complesso areola-capezzolo
- Guarigione ritardata delle ferite
- Contrattura capsulare
- Necessità di un nuovo di intervento di “ritocco”
RECUPERO
- Non bagnare le ferite per 10 giorni circa
- Ritorno al lavoro: da 2 a 4 settimane
- Ritorno allo sport: da 4 a 6 settimane
- La guida può essere ripresa dopo 15-20 giorni
- Stabilizzazione delle cicatrici: da 6 a 18 mesi
- Tutti i tempi di recupero così come i tempi di guarigione che vi riporto, si intendono come tempi medi e sempre salvo complicazioni
- Ogni essere umano è differente così come sono differenti i tempi di reazione e di guarigione di ciascuno di noi: esiste una grande variabilità individuale
E 'NORMALE
- Sensazione di seno teso e dolente
- Mal di schiena o sensazione di peso sul petto
- Spesso si fa fatica a riconoscere il proprio torace: lasciate passare almeno 15 giorni!
- I dolori (a volte sotto forma di crampi), diminuiscono verso il 4 ° giorno
- Alcuni movimenti (come il nuotare) anche dopo un mese dall’intervento possono lasciare percepire una sensazione di tensione
- I capezzoli possono rimanere insensibili per diverse settimane; altre volte invece possono trasmettere invece sensazione di formicolio o una sensazione di bruciore che scompare in poche settimane
CURA E PRECAUZIONI
- Seguire attentamente quanto riportato nella lettera di dimissione
- Appena tornati nella vostra camera, per impedire l’insorgenza di flebiti, attivate la circolazione delle gambe muovendole ogni tanto e dal giorno dopo l’intervento fate qualche passo con l'aiuto di una persona (infermiera o famigliare)
- Le calze compressive (se prescritte) devono essere indossate in sala operatoria, e, a casa per 7 giorni
- La doccia è ammessa alla rimozione dei punti (circa in decima giornata dalla dimissione)
- Riposo per i primi 7 giorni:
- Per circa un mese, non dormire a pancia in giù, non trasportare carichi pesanti (bambini, casse dell’acqua minerale...)
- Per evitare un eccesso di attività dopo l'operazione, pianificate prima la gestione delle vostre attività domestiche (casa,pasti, bambini..) e non
- Per 4-6 settimane non praticare intensa attività sportiva (spostamento potenziale delle protesi)
- Nei primi sei mesi, svolgere attività ginnico sportiva leggera senza usare macchine e pesi dopo aver chiesto consiglio al proprio chirurgo ed eventualmente averlo messo in contatto con un trainer diplomato
- Usare il reggiseno per almeno 6 mesi, specie durante attività fisica impegnativa
- Dopo 2 settimane si può guidare l’auto, eseguire leggeri lavori domestici e attività sessuale
- Introdurre nell’alimentazione quotidiana frutti e verdure rossi (contenenti antiossidanti naturali), l’aglio e le cipolle, in misura ragionevole, previene la fibrosi; inoltre un adeguato apporto calorico e proteico consentono una rapida guarigione
COMFORT
- Si consiglia di indossare un reggiseno SENZA FERRETTO (reggiseno sportivo, tipo Z-Bra), giorno e notte per almeno 1 mese (vedere anche la sezione prodotti consigliati)
- Assumete gli antidolorifici che siete abituati ad assumere senza aspettare che compaia il dolore
- Rimossi i punti, massaggiare bene le cicatrici (vedere anche la sezione prodotti consigliati)
- Proteggere le cicatrici dai raggi UV per almeno 6 mesi (vedere la sezione prodotti consigliati)
- Idratare il seno con crema idratante (vedere la sezione prodotti consigliati)
- Nella sezione prodotti consigliati troverete consigli su come eseguire il trucco o camouflage delle cicatrici chirurgiche
CONSIGLI IN GENERALE, PREVENZIONE
- Per rallentare l'invecchiamento del seno:
- Ricordatevi:
- Cambio protesi in base alle raccomandazioni del costruttore (deve essere discusso con il chirurgo)
EMERGENZE
Contattarmi immediatamente se:
I disegni qui riportati mostrano, in modo molto semplificato e puramente informativo, i vari passaggi dell'intervento chirurgico.
Le figure sono numerate secondo i tempi dell’intervento.
Durante la visita medica analizzeremo/abbiamo analizzato in modo approfondito l'intervento chirurgico nelle sue fasi pre, intra e post operatorie.
Per qualunque dubbio oinformazione, non esitate a contattarmi via mail all'indirizzo info@massimosoresina.it
Le protesi mammarie definitive vengono classificate in base a diverse caratteristiche:
Tipi di forme dell’impianto
Anatomica
Tipo di superficie della protesi
Impianti a superficie testurizzata (hanno cioè una superficie ruvida)
Impianti a superficie lisca
Contenuto all’interno della protesi
Soluzione salina
- Attualmente sono gli impianti più utilizzati negli Stati Uniti
- Possono rompersi con completo sgonfiamento dell’impianto stesso
- Un eccessivo riempimento porta a minor rugosità di superficie ma anche rende l’impianto più duro
- Rischio di sgonfiamento spontaneo: 5% in 5 anni
Gel di silicone (gel coesivo o gel non coesivo)
- Impianti più utilizzati in Europa
- Consistenza più naturale
- Tempo medio di sostituzione dell’impianto 15-20 anni
In chirurgia estetica io utilizzo protesi di ultima generazione
- Sono in genere protesi anatomiche o rotonde, testurizzate, con contenuto a base di gel di silicone altamente coesivo
- Le protesi che utilizzo sono in genere prodotte dalle seguenti aziende:
Durata e validità
- Nel tempo tutte le protesi mammarie si consumano lentamente a causa dell'attrito interno oltre a subire un'alterazione chimica della loro superficie
- Risulta quindi impossibile che restino perfettamente conservate per tutta la vita: prima o poi dovranno essere sostituite
- Le protesi mammarie contenenti soluzione salina possono essere mantanute in sede fintanto che non si sgonfiano (in caso di rottura ovviamente; molto più raro è lo svuotamento spontaneo)
- Le protesi mammarie a base di gel di silicone andrebbero sostituite normalmente alla fine del loro periodo di vita che è di circa 10-20 anni, ovviamente salvo complicanze
- Ecografia e risonanza magnetica sono gli esami richiesti di norma in caso di sospetta rottura di una protesi
- Esse però non sono sufficientemente affidabili per capire se una protesi è rotta oppure no
- Alcune volte infatti i radiologi refertano di protesi rotte ma quando si opera il paziente per sostituire l'impianto esso appare perfettamente integro; piuttosto che si sono trovate protesi distrutte con referti radiologici in cui venivano definite perfettamente integre)
- Quindi l'esame strumentale deve essere sempre affiancato dalla visita clinica prima di poter definire se una protesi risulta essere rotta oppure no
- Per le protesi mammarie contenenti gel di silicone di "vecchia generazione" (impiantate in Italia prima del 1995) la vita media era di circa 15 anni
- Per le protesi mammarie contenenti gel di silicone di"nuova generazione" (impiantate in Francia dopo il 2001) il periodo di vita medio dovrebbe essere più lungo perché le aziende produttrici utilizzano un processo di costruzione molto più sofisticato ed evoluto (maggiore resistenza degli impianti pur restando morbidi al tatto, gel coesivo che non fuoriesce dalla protesi anche in caso di rottura della capsula periprotesica)
Attualmente quindi le protesi di ultima generazione possiedono una vita media di circa 20 anni e, per le pazienti, è sufficiente eseguire una visita di controllo dal proprio chirurgo plastico una volta all'anno, portando con sè un'ecografia mammaria
Che cos’è la contrattura capsulare?
- La contrattura capsulare viene spesso definita del tutto impropriamente “rigetto della protesi”
- Ogni volta che viene inserito nel corpo umano un corpo estraneo (come una protesi appunto) esso viene circondato da un sottile tessuto cicatriziale, comunemente definito capsula periprotesica
- La capsula si forma attorno a tutte le protesi mammarie, sia quelle inserite in chirurgia estetica che in quelle inserite in chirurgia ricostruttiva
- Di norma questa capsula rimane sottile e soffice
- In alcune donne, la capsula tende nel tempo a diventare più spessa e con tendenza alla retrazione.
- Il rischio di contrattura capsulare varia in base alla diversità dell’intensità della reazione cicatriziale che differenzia ogni essere umano, in base al tipo di protesi, alla posizione della tasca protesica, ed anche in base al verificarsi o meno di alcune complicanze post operatorie come ematoma o sieroma
- La contrattura capsulare viene classificata in base alla severità in quattro diversi gradi (classificazione di Baker, famoso chirurgo plastico)
- Segni di contrattura capsulare severa (solo nei gradi 3 e 4 della classificazione) sono:
- Le contratture capsulari di grado lieve non vengono normalmente trattate
- Le contratture capsulari di grado 3 e 4 rendono necessaria la sostituzione della protesi mammaria con contemporanea capsulectomia (rimozione chirurgica della capsula periprotesica)
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